INTERPRETAZIONE DELLA BIBBIA

 

     1)      Di cosa c’è bisogno per interpretare correttamente la bibbia?

              Per interpretare correttamente la bibbia, c’è bisogno di tener conto

              dei seguenti aspetti:

      _  Il testo

              Infatti, le stesse parole e le stesse espressioni hanno un significato

              diverso, secondo i tempi e i luoghi. 

              ( vedere i fratelli di Gesù in “dubbi, obiezioni e attacchi” )

      _ il contesto

              Per capire il vero significato di un testo biblico, bisogna vedere che

              c’è prima e dopo quel testo. ( per esempio, che vuol dire Gv 5, 39a? )

 

Voi scrutate Ie Scritture, perché credete d’avere da esse Ia vita eterna (Gv 5,39a).

 

Secondo i testimoni di Geova, questo versetto vuol dire che anche adesso uno può trovare la salvezza, osser­vando solamente l’Antico Testamento, come successe prima di Cristo. Ebbene, continuando la lettura, vediamo che non è così.

<<Sono proprio esse che mi rendono testimonianza. Eppure voi non volete venire a me, per avere la Vita>> (Gv 5,39b-40).

Per trovare la salvezza ora,. non basta l’Antico Testamento, ma è necessario accettare Cristo.

 

        _ I testi paralleli

 

Per capire un episodio o un insegnamento di Gesù, bisogna vedere tutti i testi che presentano quell’episodio o quell’insegnamento. Lo stesso bisogna fare quando si tratta di approfondire qualche tema. Non è sufficiente tener conto soltanto di un testo biblico, come fanno molte volte i fratelli separati.     (Vedere: il Battesimo, “dubbi, obiezioni e attacchi”). 

  

     _ L’analogia della fede

 

Essendo Dio l’autore di tutta la Bibbia, non può esserci contraddizione tra una verità e l ’altra.              Per esempio, se si accetta che Dio vuole la salvezza di tutti gli uomini, non Si può allo stesso tempo ammettere la predestinazione, secondo la quale Dio fin dal principio ha deciso chi si deve salvare e chi si deve condannare. Per questa ragione, i testi che si riferiscono a Giuda non possono interpretarsi nel senso che Dio fin dal principio aveva stabilito che lui fosse il traditore. Bisogna ricorrere al concetto di prescienza divina, secondo cui Dio fin dal principio sapeva quello che avrebbe fatto Giuda, senza però intervenire affinché lo facesse.

 

      _ La tradizione viva della Chiesa

 

Non si può prendere la Bibbia come un libro qualsiasi, slegato dalla tradizione di cui fa parte.

Per esempio, che vuol dire l’espressione <<piena di grazia>> (Lc 1,28), applicata a Maria?                  La  tradizione  viva della Chiesa l’ha interpretata nel senso che Maria non ha avuto mai nessun peccato,  né originale né attuale.

 

2)       Qual’ è il criterio ultimo e più importante per interpretare la Bibbia?

 

Il criterio ultimo e più importante per interpretare la Bibbia è il Magistero della Chiesa, costituito dal papa e dai vescovi, successori degli apostoli. A questi, infatti, Gesù affidò il suo Vangelo, affinché arrivasse completo e senza errori sino alla fine del mondo. (Vedere la Chiesa e la gerarchia).

 

3) Che bisogna pensare circa il principio della libera interpretazione della Bibbia, proclamato da Lutero, il fondatore del protestantesimo?

 

                   Che si tratta di dottrina completamente contraria alla Bibbia.

 

Sappiate questo: nessuna profezia della Scrittura è frutto d’interpretazione privata, perché mai per volontà umana sono state pronunziate le profezie, ma perché, mossi dallo Spirito Santo, uomini retti hanno parlato a nome di Dio (2 Pt 1,20-21).

 

4) Che succede se uno interpreta male la bibbia, travisando il suo significato?                                     

 

         Se uno interpreta male la bibbia, può deviare dalla retta via e correre il rischio di perdersi 

 

 

 5)     Generalmente, chi sono quelli che si trovano in questa situazione?

 

In genere, sono persone ignoranti e deboli nella fede.

La stessa esperienza ci insegna che è difficile trovare un autentico cattolico,che si lasci abbindolare dai fratelli separati e abbandoni la sua fede.  Quelli che lo fanno, sono quasi sempre religiosamente ignoranti e con una fede molto rachitica.

 

In esse, ossia nelle lettere di San paolo, vi sono dei punti difficili a comprendersi, che gli ignoranti e i deboli interpretano erroneamente, come fanno  delle altre scritture, per loro perdizione ( 2 Pt 3,16 ).

 

                                                                                                          ( Direttore  P. Flaviano  Amatulli )

APOSTOLI del λόγος - PAROLA

  Un Missionario al Servizio dei Cattolici